Uomini e pietre

Scopriremo come l’uomo ha saputo cogliere i frutti della terra, attraverso un fantastico viaggio nella storia e nella geologia. Nei luoghi in cui il ferro si lavora da sempre.

Campo scuola storico-naturalistico Parco Archeologico di Baratti e Populonia – Isola d’Elba – Parco Minerario di Rocca san Silvestro.

L’uomo ha iniziato a lavorare i metalli alla fine del V° millennio avanti Cristo: prima il rame, duemila anno dopo le leghe e il bronzo e, sette secoli più tardi, il ferro. Nel nostro viaggio andremo nei luoghi dove vivevano i più abili lavoratori di metallo dell’antichità, gli etruschi, esploreremo un’isola che è un vero e proprio scrigno di minerali e visiteremo un parco minerario.

Inizieremo il nostro viaggio a Populonia, adagiata in uno dei più splendidi contesti paesaggistici del nostro paese, il golfo di Baratti. Era l’unica città etrusca sulla costa tirrenica e principale centro metallurgico dell’Etruria, prospero anche in epoca romana. La sua felice posizione, crocevia di rotte commerciali, era inoltre avvantaggiata dalla ricchezza del territorio, caratterizzato dalla presenza di miniere: questi aspetti consentirono lo sviluppo di un centro abitato sin dal IX secolo a.C. Nel corso dell’VIII e del VII secolo a.C. la lavorazione si concentrò sul ferro, proveniente dall’isola d’Elba e poi portato sulla spiaggia di Baratti per essere lavorato, utilizzando il carbone qui prodotto.
Oggi, all’interno del parco archeologico di Populonia e Baratti è possibile visitare una parte significativa dell’abitato etrusco e romano, lo stesso inoltre comprende le cave calcarenite, i quartieri industriali, la Necropoli e, nei pressi del centro storico di Populonia alta, i resti dell’antica Acropoli.

Da Piombino salperemo per l’Isola d’Elba famosa, fin dall’antichità, principalmente per i suoi giacimenti di ferro, conosciuti da oltre 2000 anni dagli Etruschi, dai Romani e dalle successive popolazioni.
La ricchezza e la varietà delle mineralizzazioni elbane, legate allo straordinario panorama geologico, hanno reso la geologia dell’isola famosa in tutto il mondo. I campioni elbani di ematite, pirite, tormalina sono presenti e primeggiano in tutti i musei mineralogici.
Nei circa 200 kmq dell’Elba coesistono, in modo complesso, una moltitudine di rocce sedimentarie, metamorfiche ed ignee. Mentre nella parte centrale ed orientale dominano rocce sedimentarie e metamorfiche, la parte occidentale è costituita quasi per intero dall’intrusione monzogranitica del monte Capanne, dal perimetro quasi perfettamente circolare. Un secondo stock “granitico” si trova nell’Elba orientale, dove affiora in un tratto assai ristretto nel fosso Mar di Carvisi. Qui visiteremo i le Miniere di Capoliveri e il Museo dei Minerali dell’Elba e dell’Arte mineraria di Rio Marina. Inoltre faremo un’escursione sul Monte Capanne, per goderci il panorama dell’Isola dall’alto e osservare le differenti zone geologiche.

Infine andremo a visitare il Parco Archeominerario di Rocca San Silvestro con le sue gallerie minerarie, un borgo abitato fin dal medioevo da minatori e fonditori e i resti suggestivi di un antico castello. Qui avremo la possibilità di scegliere quale itinerario fare: o la parte storica, dove camminando tra i resti di abitazioni, della chiesa, del cimitero, della zona signorile ci potremo fare un’idea sulla vita quotidiana e l’organizzazione socio-economica di una comunità medievale formata da minatori e fonditori di metallo. O monteremo su un trenino che ci condurrà nelle gallerie delle miniere. Un percorso interessante e anche emozionante sotto terra.